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“SCACCO ALLA REGINA” KEF LS50 WIRELESS Vs. ROGERS LS3/5A

Vi siete mai chiesti qual è il fattore che identifica con più precisione il SUCCESSO di un oggetto?

La qualità?

Il fascino?

Il prezzo?

Secondo me è LA COPIA.

Senza farne una discussione sulla reale qualità, ci sarà un motivo per cui i mercatini abusivi propongono copie di Rolex, Lacoste, Prada o Ray-Ban.

Nel mondo dell'HIFI penso che la REGINA indiscussa delle copie (anzi, è molto più moderno e nobile dire CLONE) sia la LS3/5A.

Conosciuta tecnicamente come LA SCATOLA DA SCARPE, in 50 anni di storia ne sono state prodotte, ufficialmente e non, svariati tipi, dal piccolo artigiano amatoriale al marchio più blasonato. Non sono qua per stilare una classifica dei belli e dei brutti, si sono già spese miliardi di parole in merito.

Io ho le ROGERS.

Le ho desiderate tanto, erano diventate quasi un'ossessione. Le ho trovate, con il bollino dell'assistenza BBC stampigliato dietro, belle!

Ma a quel punto ci voleva l'amplificatore giusto e ho trovato due HH AM 8/12, con la scritta BBC incisa a mano sull'alluminio, belli!

Non vi dico la fatica per trovare i cavi giusti, con i connettori quadrati, ma alla fine ce l'ho fatta!

L'impressione di trovarsi dentro uno studio della BBC è tale che alle 5 del pomeriggio viene voglia di farsi un thé.

Scherzi a parte, le adoro.

Mi sono arrivate le KEF LS50 WIRELESS.

Sono le naturali eredi delle LS3/5A.

Kef non ha semplicemente messo un amplificatore dentro al cabinet delle LS50 passive per renderle attive, ma ha sviluppato un progetto che definisce senza tanti compromessi DEFINITIVO.

E’ giusto precisare subito che si chiamano WIRELESS in quanto è possibile utilizzarle tramite WI-FI, ma i due diffusori sono collegati tra di loro tramite cavo; questo perché sarebbe stato tecnicamente impossibile riprodurre i file in alta risoluzione, fino a 24bit/192kHz.

Allora proviamo queste nuove Principesse.

Tolte dall’imballo e accese suonano un po’ grezze (la vecchia Regina Rogers dietro sorride orgogliosa…). Almeno un giorno di rodaggio è necessario, a maggior ragione per la presenza anche dell’elettronica che gestisce sia la preamplificazione del segnale che l’amplificazione finale.

Le WL (d’ora in poi le chiamerò semplicemente così) sono un sistema a cui bisogna semplicemente collegare le sorgenti. La connettività digitale è completa: USB, Bluetooth, Ethernet, WI-FI, Optical.

Dal sito KEF è possibile scaricare i Driver per la connessione del PC tramite USB e l’APP per il settaggio e la riproduzione tramite W-FI, disponibile sia per Android che iOS.

L’APP è molto semplice e permette di configurare molteplici combinazioni di posizionamento delle WL con riferimento al tipo di supporto (stand o tavolo), dalla distanza dal muro e dal tipo di stanza (dimensione e acustica). Queste impostazioni sono comunque possibile anche tramite i pulsanti posti dietro al diffusore Master RIGHT.

Attraverso l’APP è possibile sincronizzare lo streaming del proprio dispositivo con Spotify e Tidal; per quel che riguarda iTunes invece è possibile riprodurre solamente i brani scaricati sul dispositivo. Kef supporta preferenzialmente lo streaming da Tidal, una piattaforma che utilizza file con risoluzione maggiore rispetto alle altre.

Niente da dire, bel suono, considerando la connessione wi-fi. Anche il Bluetooth lavora bene.

Ma adesso cominciamo a fare sul serio: colleghiamo il PC tramite USB e proviamo un po’ di musica liquida in alta risoluzione. Io come software utilizzo Foobar2000, semplice e in grado di leggere tutti i tipi di file, ma esistono anche altre valide soluzioni.

Adesso si scopre veramente il carattere di queste WL. L’effetto è sicuramente sempre quello di un diffusore Monitor, cioè molto diretto e ricchissimo di dettagli, caratteristica che hanno reso le vecchie Rogers un riferimento. Ma la cosa che balza subito all’orecchio e anche all’occhio è che l’impressione è quella di avere davanti a sé un oggetto di dimensioni ben maggiori. Il corretto settaggio dei parametri di posizionamento trasforma questi piccoli diffusori in un tuttuno con la sala di ascolto. E’ prevista anche un’uscita subwoofer ma sono convinto che per il 90% delle situazioni le WL siano pienamente AUTOSUFFICIENTI; penso ad ambienti domestici, ma soprattutto a studi di registrazione. Probabilmente se si desidera sonorizzare un ambiente molto esteso con caratteristiche elevate di assorbimento sonoro, un sub può venire in aiuto, ma vi assicuro che le WL se la cavano egregiamente anche da sole.

Il FORTISSIMO di “Rimsky-Korsakov – Dance of the Tumblers” in versione FLAC 24bit/192kHz ti fa letteralmente sobbalzare sulla poltrona!

I passaggi dai PIANISSIMO ai FORTISSIMO rendono l’idea di cosa significhi DINAMICA.

Il SOUNDSTAGE è assolutamente realistico, l’ascolto per niente affaticante.

E mentre la musica scorre fluida, la soddisfazione personale è ai massimi livelli.

Mi sento di consigliare vivamente queste WL agli studi di registrazione, ambiente naturale di questi diffusori, ma anche al semplice appassionato di musica che vuole avere una soluzione audiophile di altissimo livello con dimensioni di ingombro assolutamente gestibili.

E poi ammettiamolo… sono anche BELLE!

E se qualche purista dell’analogico storcesse il naso, allora il consiglio è questo:

prendi il tuo giradischi, collegalo a un buon Pre-Phono, utilizza l’ingresso analogico AUX delle WL e… magia…

La scatola da scarpe si è aperta e finalmente la Principessa sfoggia un provocante TACCO 16

Con che disco possiamo concludere? Potrei scegliere “The Smiths – The Queen is Dead”, ma sarei irriverente e bugiardo, perchè comunque la REGINA è sempre la REGINA.

PLAY > God Save The Queen – ma quella dei Sex Pistols

Buon Ascolto

N.B.

Le KEF LS50 Wireless  link

il giradischi GOLDNOTE Valore Plus link

e il Pre-Phono GOLDNOTE PH-10 link

utilizzati per la prova, sono tutti disponibili e ascoltabili presso la showroom di Reggio HIFI

#ilsuonolemozione

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Commenti (3)

  1. Bravo Paolo ho letto con molto piacere il tuo post. Lo condivido pienamente e ti faccio i miei più sinceri complimenti per come hai saputo far fluire lo scritto con sapere e piglio comunicativo degno del più scafato e appassionato giornalista audio.
    Ti invito a fare ancora tanti articoli così perchè di sicuro interesse per tutti gli appassionati che potranno leggerli e da loro prendere spunti che hanno sapore di romanticismo ma anche di grande efficacia.

    1. La tecnica senza un po’ di romanticismo rimarrebbe un esercizio fine a se stesso, mentre la musica è prima di tutto Emozione.
      Grazie Maurizio

  2. REGGIO HIFI ringrazia in modo particolare tutti gli amici che nel fine settimana sono venuti in showroom a testare di persona le “principesse”. E’ stata un’ottima occasione per fare nuove amicizie trascorrendo un pò di tempo insieme accompagnati da buona musica.
    Grazie

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